Come scegliere la tua maglia da calcio? Per quanto riguarda le maglie vintage della Premier League possiamo vantare le maglie retro del Liverpool FC o la maglia del Manchester United di George Best, la collezione di maglie vintage dell’Arsenal o del Manchester City, la maglia storica del Chelsea di Zola così come la maglia retro di Paolo Di Canio al West Ham. A Zsengeller subentrò Paolo Todeschini e giunse una sofferta salvezza. Moro – Ambrogio da Ovaro, 1858. Morone – nel censimento del 1° ottobre ’45 era presente una famiglia. Questa nobile famiglia germanica, così bene integrata nella vita rovignese tanto da italianizzarsi, pagò un tremendo tributo di sangue nel maggio del ’45 ad opera dei partigiani titini, alcuni purtroppo rovignesi. Nel 2002-2003 il calcio cosentino visse una annus horribilis, con la cancellazione del club, alla fine della stagione, da tutti i campionati professionistici dopo quasi novant’anni di storia. In relazione allart. 16.6.2 delle regole di naming, la resistente ha affermato di essere conosciuta come ente commerciale con il nome corrispondente al nome a dominio registrato; e a tal fine ha prodotto una sua fattura del 22/11/2001 ed un preventivo del 4 marzo 2002. Peraltro, anche tale deduzione è irrilevante, sia in fatto che in diritto.
Rossi strepitoso a 36 anni ha dimostrato cosa significa essere dei campioni . «Ma torniamo a noi», ha detto ritrovando improvvisamente il sorriso: «Secondo te, la cacciata dall’Eden della Spal, cosa ci dice? Lorenzetto da Brivoni donde il cognome alla discendenza, 1558. Così il Caenazzo, l’Angelini riporta che molto probabilmente all’inizio erano della stessa famiglia dei Giuricin, in quanto Giure detto Giuriza o Giurizin, ed infine Giuricin, venne da Brivoni l’anno 1481. Nella chiesetta, allora qualificata «suburbana» di S. Antonio del Ponte fatta erigere nel 1654 da un Domenico Lorenzetto ed abbattuta poi nel 1933, esisteva uno stemma, ora irreperibile, ma come al solito riportato dal Natorre, in cui in uno scudo ovale vi era una croce in capo, al centro una stella con otto raggi ed in basso una mezzaluna. Modonese – Francesco, 1820. Mogrovich – Simon da Castua, 1722. Monfalcòn – Francesco da Parenzo, 1730. Montella – nel censimento del 1° ottobre 45 era presente una famiglia.
Dal censimento del 1° ottobre ’45 risultavano ben 68 famiglie con questo tipico cognome istriano. Millich – nel censimento del 1° ottobre ’45 era presente una famiglia Millich probabile slavizzazione del cognome Millichi, maglia psg 2025 dato che il censimento fu effettuato dalle truppe jugoslave di occupazione. Moscardo – nel censimento 1° ottobre ’45 era presente una famiglia Moscardo, probabile errore di trascrizione per Moscarda; Moschetti – Giacomo, 1764. Nel censimento del 1° ottobre 45 erano presenti 4 famiglie. Mattio, 1681. Micalichi o Micalich – Gregorio da Lindar, 1708. Famiglia estinta nel 1834. Micca – nel censimento del 1° ottobre ’45 erano presenti 2 famiglie. Secondo il censimento del 1° ottobre ’45 erano presenti ancora 3 famiglie. Matesich – nel censimento del 1° ottobre ’45 erano presenti 2 famiglie. Lo stabilimento però rimase incompiuto per lo scoppio della 1° Guerra Mondiale, così come altri suoi progetti che come quelli del Barone de Hütterott avevano lo scopo di far diventare Rovigno una stazione balneare di primaria importanza da far concorrenza ad Abbazia. Ispiro- Bruno, nato a Rovigno il 20 marzo 1920, detto Ciugi. Andrea detto Mattias, 1420. Medelin – Antonio qm. Maraspin – Antonio qm.
Comunicati ufficiali della F.I.G.C.F. Comunicato ufficiale n. 5 del 6 aprile 1983 della F.I.G.C.F. Nel resto dell’Istria vivevano, poco prima dell’esodo, 25 famiglie Malusà a Dignano, 3 a Cherso, 1 a Valle, 1 a Orsera, 1 a Parenzo, 1 a Sanvincenti, 1 a Barbana, 1 a Capodistria e 1 a Pirano. I colori originari della Braidese (poi Bra) furono il bianco e l’azzurro, sostituiti dal giallo e dal rosso (mutuati dallo stemma civico) nel 1937. Dopo un’ulteriore «parentesi» bianco-azzurra tra il 1941 e il 1955, il Bra ha adottato definitivamente le maglie giallo-rosse. I numeri sulle maglie erano tradizionalmente bianchi; dal campionato d’Europa 2000 divennero gialli (colore presente sulla bandiera nazionale insieme al rosso della maglia). Fu inoltre protagonista con la maglia della Triestina di una sensazionale cinquina al Padova, nel risultato storico di 9 a 0 nel campionato 1948-1949. Complessivamente giocò 87 partite in serie A, tra Genoa, Lazio e Triestina.