Incontrarsi sugli oggetti e sulle difficoltà di lavoro; se pur l’organizzazione per gruppi di lavoro implichi un continuo confronto e scambio professionale strutturato in momenti di incontro e raccordo congrui agli assetti organizzativi e agli oggetti di lavoro, riflettere sull’operato diventa sempre più irraggiungibile in considerazione delle emergenze e dei tempi risucchiati dalle dinamiche complesse che si mettono in moto negli assetti organizzativi. Produrre autenticità di relazione nelle organizzazioni/istituzioni; in una intervista rilasciata alla rivista “Animazione Sociale”, l’antropologo Marc Augè afferma :“Io non credo che il sociale sia semplicemente fatto da individui che stanno gli uni accanto agli altri. È annegata dentro l’auto ai piedi del monte Epomeo sotto gli occhi dei genitori. Puoi solo aiutarlo a scoprirla dentro di sè”. Inoltre, invito davvero il Governo ad andare a vedere in quali condizioni vivono i detenuti dei nostri centri di identificazione e di espulsione, che sono dei veri e propri inferni, dove vengono detenute persone in condizioni assolutamente diverse e dove finiscono persone che non dovrebbero stare lì neanche per mezz’ora, come per esempio le donne, che sono nell’80 per cento dei casi evidenti vittime di tratta e che quindi tra l’altro necessiterebbero di essere ascoltate ed aiutate da esperti non solo in grado di parlare la loro lingua, ma anche di far comprendere loro che esiste la possibilità di essere tutelate e difese, laddove si denunci per esempio la filiera della tratta.
Alcuni sono capaci addirittura di interpretare le parole di chi è ascoltato. Dobbiamo essere coscienti che le parole possono ferire più di ogni altra cosa e che l’aiuto al miglioramento, se basato esclusivamente su queste, può divenire un labirinto di parole, in cui ci si può sentire bloccati, disorientati. Adesso la Juve ovviamente preme e ci crede, Avenatti è in preda alla solita crisi d’ossigeno e non si capisce a cosa serva accanirsi su di lui in questo modo, morale: non teniamo più un pallone. Lo scopo del Reflecting è quello di far comprendere che cosa succede nel mondo interiore dell’individuo che diventa, grazie all’intervento del reflector, investigatore di se stesso. Lo scopo del Reflecting è quello di aiutare, agevolare la persona al riconoscimento di sé come soggetto in grado di fronteggiare ogni situazione, di accrescere la sua capacità nel contrastare i propri disagi, nel prendere decisioni in relazione a scelte di carattere individuale, nell’affrontare problemi o difficoltà particolari che la riguardano direttamente. Anche per far decollare l’idea di una soluzione di pregevole qualità architettonica che, a pochi passi dal mare e dai tramonti mozzafiato di Sant’Elia, sia in grado di “bucare” il video e rilanciare sui programmi Tv nazionali immagini capaci di lasciare il segno e conquistare i turisti.
Reflecting, chiamiamo conversazionale, utile cioè alla riflessione con se stessi, crea la tua maglia da calcio per se stessi. Il mio contributo è orientato al nuovo metodo del Reflecting ed al raggiungimento di una conoscenza in esperienza attraverso una riflessione che ovvi ad ogni approfondimento orientato od imposto. “non ti ha dato niente questa esperienza? Prima di iniziare il lavoro il “sovrastante” toglieva la “coppola” e fattosi il segno della croce diceva “sia ludatu e ringraziatu lu santissimu e divinissimu Sacramentu” e gli altri rispondevano in coro: “ sia ludatu”. Questo metodo è un aiuto che porta la persona a muoversi fra gli anfratti delle fantasie e delle emozioni, ad interpretare la propria mappa ed esplorare le ricchezze non ancora scoperte, a raggiungere il desiderio di espandere la propria consapevolezza, a ricercare le verità più profonde fino ad uscire dal caos attuale e ad arrivare alla felicità personale. Nelle qualificazioni al mondiale messicano, invece, ottenne una vittoria di prestigio contro il Belgio (2-0), poi classificatosi quarto alla fase finale e considerato una delle squadre più forti di quegli anni. Esistono poi i dispensatori di elogi che, spesso ripetuti, non rappresentano tuttavia il vissuto della persona in disagio, la quale può sentirsi addirittura frustrata, vivere con perplessità la relazione.
Atteggiamenti che, ci chiediamo, in quale contesto educativo si orientino! Una rabbia immensa deve aver riempito il cuore degli anziani di Sion, nel sentire dei non ebrei dire che il comunismo è un’utopia irraggiungibile e che le sue applicazioni pratiche sono costruzioni meccaniche e crudeli dove milioni di schiavi lavorano per una minoranza di dirigenti (ebrei). Se si arriverà a Tonali e si avrà il coraggio di rischiarlo diciottenne titolare in un ruolo chiave in una grande squadra e in CL (che non sono Brescia e Serie B), occorrerà sempre ricordare che a 18 anni non si possono normalmente fare 50 partite e più all’anno, ma una trentina o giù di lì. Il film – lunga intervista dipanata da gennaio a giugno di questanno, che alterna il racconto odierno fatto da Ingrao a decine di discorsi pubblici ed interventi in convegni dagli anni 80 fino a tempi recenti (nel 2002 parlò a migliaia giovani del Firenze Social Forum durante le contestazioni seguite al G8 di Genova) – è stato proiettato nella sezione Giornate degli autori, e ha titolo Non mi avete convinto. Lo stemma storico del Padova consiste in uno scudo partito: il campo sinistro è occupato da una croce rossa su sfondo bianco (mutuata dal blasone araldico cittadino), mentre il lato destro è monocromo rosso e ospita il richiamo alla denominazione societaria (variamente declinata nel corso degli anni in «Calcio Padova 1910», «A.C.P.», «Padova»), scritta a caratteri stampatelli bianchi oppure in rosso su un apposito rettangolo bianco.
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