Maglia celeste calcio

La sua ascesa da grande n.10 del nostro calcio gli apri le porte della nazionale (60 presenze, 14 reti), ma lo fece divenire anche oggetto di tante polemiche, alimentate soprattutto da Gianni Brera che, da amante del gioco muscolare, poco gradiva la sua scarsa propensione atletica, al punto che per lui coniò il soprannome di «Abatino». Il match contro gli statunitensi segnò l’introduzione della tradizionale divisa a scacchi bianchi e rossi. Nato in provincia di Alessandria, a Valle S.Bartolomeo, il 18-8-1943, esordì in A con l’Alessandria il 2-6-1959 proprio contro la squadra che poi sarebbe diventata la sua rivale cittadina di sempre: l’Inter. Dopo una seconda stagione con l’Alessandria (1959-60), 26 gare e 6 gol, passò al Milan, di cui è stato il giocatore più rappresentativo di sempre. Segnalo di passaggio che per aver scritto su Breivik un saggio, condivisibile o meno, dal titolo certo infelice “Eloge littéraire d’Anders Breivik”, dal contenuto non giustificatorio e non simpatetico, ma empatico e non immediatamente demonizzante, lo scrittore francese Richard Millet, che non ha mai ammazzato nessuno, è stato massacrato da una campagna mediatica e rimosso dal comitato di lettura di Gallimard. La Spagna, che subì l’invasione degli Arabi fin dal 711, fu la prima grande regione europea dove si utilizzassero le nuove tecniche di cui poco dopo tutta l’Europa doveva beneficiare.

2001 Nel nuovo impianto gli isolani subirono due nuove e sonore battute d’arresto: 1-5 contro la Francia e 2-5 contro il Belgio.     L’autorità locale di pubblica sicurezza appone il visto sulla licenza, ed ha facoltà di imporre le limitazioni che ritenga opportune nel pubblico interesse, in relazione alle condizioni di tempo e di ambiente. E’ possibile trovare maglie firmate da brand storici come Ennerre, Uhlsport, Umbro, Diadora e tanti altri che nel corso del tempo hanno accompagno i club nelle diverse competizioni portandoli alla vittoria di coppe e campionati. Non è un mistero che il patron Di Nunno sia fautore di una semi-rivoluzione nel mercato di dicembre: le prossime due settimane, vista anche il turno di pausa che il Lecco dovrà scontare, si preannunciano decisamente calde negli uffici di via Don Pozzi. Si tratta di due delle 306 aziende olivicole che hanno imbottigliato il prodotto Dop «Colline Pontine » in gara. La gara finì 1-1 e Rivera (15 anni, 9 mesi e 15 giorni) divenne il secondo esordiente più giovane del nostro campionato dopo Amedeo Amadei (in A a 15 anni, 9 mesi e 6 giorni). Nonostante la prima metà di stagione sia stata da dimenticare (1 sola presenza in Coppa Italia), Rea è un difensore dall’ampio e “pesante” passato: 35 anni, vanta oltre 300 presenze tra i professionisti (tra Serie A e Serie C), collezionate con le maglie di Cesena, Messina, Sassuolo, Nocerina, Avellino e Varese.

La trattativa, condotta in prima persona dal presidente Paolo Di Nunno, era quindi già ben avviata prima della positiva conclusione di queste ore. Il ritorno di Marchisio dal primo minuto scalda lo Stadium prima della gelata al 19’ per la punizione perfetta di Ciciretti. Contro la neopromossa, il cui simbolo è proprio una strega, i bianconeri nel giorno della celebrazione dei propri 120 anni rischiano la sconfitta storica dopo il gol di Ciciretti. Rivera smise di giocare a pallone nel 1979, dopo aver vinto lo scudetto della stella con un Milan non eccelso guidato da Liedholm ed aver saputo che lo svedese si sarebbe trasferito alla Roma per far posto a Giacomini. All’84’, poi, col Brasile in vantaggio per 4-1, lo fece entrare al posto di Boninsegna per fargli giocare i 6 minuti più discussi della storia del nostro calcio. In azzurro, poi, Rivera venne messo in antitesi col Mazzola interista e i due divennero loro malgrado oggetto di un derby infinito che sfociò nella famosa staffetta della finale Italia-Brasile dei Mondiali di Messico ’70. Oppure Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica italiana, che due anni dopo aver firmato un solenne trattato di amicizia con la Libia, ha operato davanti e dietro le quinte per far partecipare l’Italia all’aggressione militare che ha condotto al rovesciamento del governo libico e al brutale assassinio di Gheddafi, con i bei risultati di civiltà che oggi vediamo.

Da molti è oggi indicato come l’uomo giusto per sostituire Carraro nel ruolo di presidente di quella Federcalcio che ormai da mesi è scossa e spaccata da polemiche e scandali. Non a caso, nel riportare quella notizia, in molti hanno rispolverato una sua vecchia foto di quando, appena quindicenne, palleggiava con la maglia dei tutti grigi. Una maglia essenziale, pulita ma con quel tocco di spirito progressista a cui, di questi tempi, è giusto approcciarsi. Ciò risulta non solo dalla scelta del nome del dominio, ma anche dalla impostazione del sito, nelle cui pagine spesso prevalgono i colori della maglia della società giallorossa. Il 2-1 contro il Benevento, ottenuto con le maglie speciali vintage (senza sponsor e nomi), alla fine vale doppio per i bianconeri: i pareggi di Inter e Napoli permettono alla squadra di Allegri di superare proprio i nerazzurri al secondo posto e piombare a -1 dalla vetta.


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