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Le antiche rivali Argentina e Inghilterra si ritrovano invece una contro l’altra per la seconda volta di fila ai Mondiali, dopo l’ottavo di finale vinto dai sudamericani ai rigori: Beckham, al tempo criticato per la sua espulsione che aveva compromesso l’incontro, stavolta risulta decisivo, realizzando un calcio di rigore. Gli ottavi di finale mettono di fronte per la prima volta in una fase finale anche le due compagini della CONCACAF: gli Stati Uniti, che cercano la loro prima qualificazione ai quarti di finale (se si esclude il risultato conseguito nella Coppa Rimet del 1930, dove raggiunsero direttamente le semifinali avendo vinto il proprio girone), e il Messico del giovane capitano Rafa Márquez; quest’ultimo finirà anzitempo la gara per una testata rifilata allo statunitense Cobi Jones. Nella stessa giornata, il Messico batte 2-1 gli ecuadoriani, estromettendoli di fatto dalla corsa per la qualificazione, e si porta a quota 6, in testa al girone. Il Gruppo G è composto dall’Italia del commissario tecnico Giovanni Trapattoni, vicecampione d’Europa in carica, dall’esordiente Ecuador, dalla Croazia, squadra rivelazione del mondiale di quattro anni prima con il suo 3º posto, e dal Messico. Il Gruppo H è composto da Giappone, Belgio, Russia e Tunisia.

Ad aprire sono i padroni di casa, ai quali tocca riscattare gli zero punti nel girone eliminatorio del Mondiale di Francia, partendo dal Belgio: a passare in vantaggio sono proprio gli ospiti ma i nipponici, trascinati dai propri sostenitori, riescono a reagire pareggiando subito dopo e ribaltando poi il risultato; il vantaggio sfuma però a gara inoltrata con il Belgio che chiude la partita sul 2-2. Sull’altro campo, invece, la Russia ottiene una facile vittoria per 2-0 a scapito della Tunisia. Nella tornata successiva, il Giappone vince 1-0 contro i russi con la prima vittoria in una gara dei Mondiali, mentre, nell’altro incontro, Belgio e Tunisia si accontentano del pari. Nella seconda tornata di incontri, il pareggio ottenuto da Danimarca e Senegal nello scontro al vertice porta entrambe le selezioni a quota quattro punti: Tomasson apre di nuovo le marcature su rigore dopo un fallo di Salif Diao, ma nella ripresa, lo stesso Diao sigla il pari dopo una corsa senza palla in contropiede di oltre settanta metri; lo stesso calciatore africano si farà poi espellere, ma il risultato resterà invariato.

Zidane, schierato in campo anche se in condizioni fisiche piuttosto precarie, tenta invano di apportare conseguenze significative al gioco dei francesi e la Danimarca passa dapprima in vantaggio con Dennis Rommedahl per poi raddoppiare con Tomasson (al quarto gol in tre gare). Ma nel successivo incontro con l’Irlanda, la Germania appare in peggior forma; il cannoniere Klose prova infatti a replicare la prestazione precedente, mettendo a segno di testa il quarto gol in due gare, ma Robbie Keane segna a pochi secondi dalla fine. L’Italia si riassesta e va in gol al 18′ con Christian Vieri (al quarto centro personale, nono complessivo ai Mondiali) sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il centro sportivo di Colorno è di grande qualità, non anca nulla e la dirigenza cerca sempre di fare l’impossibile per farci trovare tutto quello che i serve per fare allenamento. Per una peculiare combinazione in fase di sorteggio, Argentina, Inghilterra, Svezia e Nigeria si ritrovano una contro l’altra a lottare per due posti agli ottavi in quello che è il girone più difficile del Mondiale. Quanto alla cronaca, l’esito della gara arride agli statunitensi, che mettono in luce il talento di Landon Donovan e tengono a centrocampo grazie all’esperienza del capitano Claudio Reyna, trionfando per 2-0. In serata, il Brasile si scontra con un Belgio in crescita, che chiude tutti gli spazi, pressa e attacca in velocità e si vede annullare sullo 0-0 un gol regolare.

Nella seconda giornata, gli iberici replicano il 3-1 contro il Paraguay, anche stavolta condannato da un rigore, messo a segno dall’esperto Fernando Hierro. Rivaldo segna dal dischetto il 2-1, e dopo qualche minuto è di nuovo protagonista di un episodio contestato: preso sulla caviglia da una pallonata di Hakan Ünsal, inscena una simulazione, con lo scopo di guadagnare minuti preziosi e causando inoltre l’espulsione dell’avversario; alla fine verrà invero condannato al pagamento di una multa. Sull’altro campo di giornata, la Cina, davanti a 40 000 sostenitori giunti ad assistere all’esordio mondiale del proprio Paese, viene battuta in pochi minuti dalla Costa Rica, che vince 2-0 grazie alle reti di Gómez e Wright. Nel gruppo C, i vicecampioni in carica del Brasile trovano la Turchia, numero maglie juventus la Costa Rica e l’esordiente Cina. In Italia siamo nel Medioevo? Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 2010-2011 (fase finale). L’apice delle sfide tra Azzurri e spagnoli è stata la finale del campionato d’Europa 2012, con le Furie Rosse che dominarono l’incontro vincendo per 4-0, conquistando il loro terzo titolo di campioni d’Europa e il secondo consecutivo. Dal dischetto, sono cinque i rigori sbagliati: due per gli spagnoli e tre per gli irlandesi.

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