Perché il lavoro di squadra è importante nel calcio? Abbiamo volutamente escluso quei fenomeni peculiari di Internet, quegli «insider» che spesso confinano direttamente con la mitomania, limitandoci ad esempi che potrebbero servire da insegnamento futuro, pur sapendo che non lo saranno, perché saremo i primi a cliccare su notizie assurde anche la prossima volta. COSENZA – Dopo i rinnovi lampo arrivati ai primi di maggio del DS Meluso, del tecnico Roselli e del centrocampista Caccetta, per diverse settimane in casa Cosenza tutto sé rimasto in stand-by, eccezion fatta per le solite voci di calciomercato e il rincorrersi di voci su un eventuale ripescaggio in serie B. In realtà il direttore sportivo Meluso non è stato di certo a girarsi i pollici, visto che il DS da tempo sta lavorando su due fronti: nuovi innesti da regalare a Roselli (soprattutto per ciò che riguarda il reparto offensivo) e rinnovo dei contratti per chi la casacca rossoblu l’ha già indossata e che rientra nell’ottica di mantenere quasi inalterata l’ossatura della squadra chiamata a migliorare la decima posizione di questa stagione. C’entra qualcosa l’ossessione h24 verso il denaro, riscontrabile in qualunque discussione da forum o social su questa o quella trattativa o questo o quel rinnovo di contratto, come se fossero – un po’ – soldi nostri?
Sundas si presenta regolarmente come agente FIFA – e ad ogni modo, fino almeno al 2020 per svolgere questa professione non è necessario alcun riconoscimento ufficiale, quindi non ci sarebbe bisogno neanche di specificarlo – e va detto che quelle di Sundas non sono bufale, perché quelle trattative le può portare benissimo avanti ed è ovviamente libero di parlarne pubblicamente sui social. Anche questa notizia ha trovato ampio risalto non solo sui siti specializzati in notizie sulla Fiorentina, ma in molti altri siti più “generalisti”. In questo pezzo parleremo, invece, di questo tipo di voci più o meno di difficile realizzazione che i giornali hanno cavalcato negli ultimi anni, trasformandole in vere e proprie notizie. Sarà meno di un fuoco di paglia, ma immaginiamo i tifosi granata per qualche giorno pronunciare incantati il nome di Bosingwa (peraltro bellissimo) davanti allo specchio, come il protagonista di “Baci rubati” di François Truffaut.
Il vero impronosticabile Mister X, se così vogliamo chiamarlo, sarà Antonio Nocerino, strappato al Palermo per 500 mila euro l’ultimo giorno di mercato e portato in paradiso da Ibrahimovic: una gallianata in piena regola. Di quelle magiche giornate in cui il Tevere sembrava il fiume Amstel rimane il titolo del giorno dopo, 24 giugno, che per gli esegeti del Corriere dello Sport fu addirittura superiore a quello del 23: «La Roma di Robben punta anche Destro». 1951 – Cambia denominazione in Sport Club Monticchio Potenza. Che sicuramente non si aiuta, pecca spesso di superficialità o semplice fretta, come fa la Gazzetta dello Sport quando lo scorso 31 dicembre tra i tanti nomi associati al Milan cita anche quello di Adem Ljajic, che in questa stagione ha già giocato gare ufficiali con due squadre diverse (Torino e Besiktas) e non si può più muovere. Il Belgio, secondo nell’inutile classifica delle squadre più forti del mondo – addirittura… Quando ci casca, ne parla tutto il mondo. L’idea di abbandonare le mollezze bavaresi per un’estate di gradoni al servizio di Zeman non era poi così peregrina: «C’è al mondo un giocatore più giusto, funzionale, adatto di Robben al tridente zemaniano?
Perciò è degno di nota il fugace accostamento nel 2011 a Bastian Schweinsteiger, all’epoca 27enne colonna del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca, decisamente non quel tipo di giocatore che lascia la Baviera nel fiore degli anni per un’avventura all’estero. Ancora una volta, si tratta di omaggiare una squadra (e una maglia) storica: nel 1982 l’Aston Villa solleva al cielo la sua unica Coppa dei Campioni della sua storia, battendo in finale il Bayern Monaco. Vivo la mia vita con grande serenità, a volte faccio qualche corso dove alleno dei ragazzi». Arjen Robben, grande sconfitto della finale di Champions persa in casa dal Bayern contro il Chelsea e appena uscito da un brutto Europeo con l’Olanda, aveva ancora 28 anni e, nonostante qualche acciacco muscolare, era ancora nel fiore degli anni. Il grande vantaggio dell’intervista televisiva, se paragonata con la successione delle parole scritte, è l’immediatezza. Basta legge i nomi delle atlete. Una delle allucinazioni di mercato più suggestive dell’ultimo decennio riguarda ovviamente Roma, dove in estate i quotidiani locali ti possono spacciare qualsiasi cosa. Come ben sanno i tifosi rossoneri, il Milan è un caso particolare di società che incoraggia mediaticamente sogni di mercato ben precisi, pescandoli soprattutto tra gli «ex» di maggior successo, pazienza se ormai più vicini ai 40 che ai 30. Lo dimostrano le continue voci su Thiago Silva e Ibrahimovic, o persino su Pato, mentre qualche estate fa Ancelotti si prestò addirittura in prima persona per una settimana a reggere il gioco a un Berlusconi in grandi difficoltà anche elettorali, fingendo di valutare davvero la possibilità di tornare ad allenare un Milan con in rosa Honda, Cerci e Niang.
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