Ciò non toglie che il calcio sia al primo posto tra i giochi che un bambino inizia a fare sin da subito: dal pallone morbido che, ancor prima di muovere i primi passi, viene usato in casa, al pallone di cuoio calciato con gli scarpini con i tacchetti il passo è breve. Sentite, – dissi incontenibile, – siete i primi che incontro. Fin dai primi incontri ufficiali della nazionale italiana, sul lato sinistro delle neonate maglie azzurre venne cucita la croce sabauda, costituita da una croce bianca in campo rosso, su sfondo azzurro. Il 2 gennaio 2023 viene presentato il nuovo scudetto sulle maglie azzurre, scudetto composto dal tricolore italiano, sormontato dalla scritta centrale FIGC, ai cui lati partono due strisce anch’esse dorate, il tutto sovrastato dall’epigrafe ITALIA in azzurro; e sempre in azzurro è anche il bordo dello scudetto e le quattro stelle esterne al di sopra dello stesso. Di seguito alcune domande che è lecito farsi se compriamo una maglia dalla quale speriamo di generare un ricavo futuro. Innanzitutto la maglia classica bianca con un gradiente particolare di Rosso.
Si ebbe un’ulteriore variazione ai classici colori sociali allorquando si adottarono maglie color rosso e argento, in omaggio allo stemma araldico del Comune di Benevento. Rosso anche lo stemma sul petto. Modificata dopo l’inserimento del nuovo logo della FIGC quale stemma. La vittoria della nazionale di calcio dell’Italia al campionato del mondo 2006 porta ad un necessario restyling del logo sulle maglie, nel 2006, poiché le stelle ufficiali erano diventate quattro, come i titoli mondiali conquistati, e il segno circolare della scritta FIGC ebbe dimensioni maggiori rispetto al logo precedente, tanto da primeggiare al centro del tricolore. I numeri erano in alto a sinistra, mentre all’interno del collo si trovava una cucitura dorata e l’etichetta con la scritta Tradizione Forza Azzurri e le quattro stelle. Nella stagione 1954-1955, con la discesa del Foggia in IV Serie, la prima casacca tornò come qualche anno prima, a collo tondo nero, a tre strisce, una centrale rossa e due nere, con un pantaloncino sempre bianco, ed i calzettoni a strisce rosse e nere. La maglia fu la stessa indossata al campionato d’Europa 2012, con l’aggiunta di dettagli stilistici che si trovavano nella divisa del 1982: i colori del colletto e degli orli delle maniche blu, con inserto tricolore, richiamavano quelli originali, mentre la stampa dorata presente all’interno del collo ripropose tutti i risultati delle partite disputate al mondiale di Spagna e il numero applicato sul retro aveva lo stesso font di quello utilizzato in quella edizione del torneo.
Sulla panchina delle rondinelle viene confermato Arturo Silvestri. 29 maggio 1985 nella strage dell’Heysel, delle quali trentadue italiane, poco prima dell’inizio della finale di Champions League tra Juventus e Liverpool allo stadio Heysel di Bruxelles, maglia inter 25/26 in cui vi furono anche seicento persone circa che rimasero ferite. Il primo inno, commissionato nel 1997 in occasione del centenario della Federcalcio, venne scritto dal cantautore Claudio Baglioni, che compose il brano Da me a te, presentato allo Stadio Ennio Tardini di Parma il 22 aprile 1998 in concomitanza dell’amichevole Italia-Paraguay. Dal 2 gennaio 2023, in occasione del lancio del nuovo scudetto sulle maglie azzurre, è stata presentata anche la nuova «identità sonora», creata da Inarea Identity Design e composta dal logo sonoro e dal tema musicale, che vengono riprodotti su ogni mezzo di comunicazione, fisico e digitale, oltre ad accompagnare l’ingresso in campo della nazionale di calcio dell’Italia. La cover dei Negramaro è stata anche pubblicata come singolo su iTunes e il ricavato delle vendite è stato devoluto in beneficenza alle società ONLUS AISM e AISLA per sostenere le loro ricerche scientifiche contro la sclerosi. Tale Casa diverrà in seguito famosa anche in Italia nel momento in cui, nel 1906, avrebbe dato origine alla Società Italiana Automobili Darracq, dalle cui ceneri sarebbe poi nata l’Alfa Romeo.
Egisto Pandolfini Mondiali 1954 Maglia bianca Nazionale Italiana | Nazionale, su Il Museo di Pignaca. Il 3 marzo 2010 venne presentata la nuova maglia da trasferta per il mondiale di Sudafrica 2010, facente parte del kit PowerCat 1.10, con la seconda divisa che presentava un colletto a polo con risvolto tricolore, dettagli in oro e blu e nessuna armatura disegnata come trama, a differenza della prima divisa. Modificata dopo il campionato del mondo 2010, per l’assenza del FIFA Champions Badge, in quanto non riconfermato il titolo di «campione del mondo». L’abilità della maglia nera stava anche nel fatto che doveva, oltre a non farsi «scoprire» dall’avversario diretto (pena la squalifica per comportamento antisportivo), arrivare comunque al traguardo entro il tempo massimo. Questa divisa non venne mai utilizzata nel vittorioso campionato del mondo 2006 che portò gli Azzurri alla conquista del quarto titolo mondiale, ma venne indossata in altre due occasioni, contro la Costa d’Avorio e contro la Francia (in quest’ultimo caso in completo interamente bianco). Un nuovo inno celebrativo venne realizzato nel 2006 dal gruppo musicale dei Pooh, dal titolo Cuore azzurro, che accompagnò la rappresentativa nazionale nel corso del campionato mondiale 2006, vinto proprio dall’Italia.